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LA PESTE

CHIESA DI SAN ROCCO

SCUOLA DI SAN ROCCO: sala terrena

SCUOLA DI SAN ROCCO: sala superiore

SCUOLA DI SAN ROCCO: sala albergo

 

SAN SEBASTIANO, SAN FABIANO E SAN ROCCO
San Sebastiano nacque a Milano o a Narbona e divenne un pretoriano tanto abile da far parte delle guardie personali dell'imperatore Diocleziano. A causa della sua predicazione e delle numerose conversioni fu sottoposto a giudizio dall'imperatore che ne ordinò la condanna a morte. Legato ad un palo fu colpito da tantissime frecce e abbandonato, ma di notte i seguaci lo liberarono e riuscirono a farlo guarire. Sebastiano si ripresentò all'imperatore rinnovando la sua professione di fede e fu questa volta ucciso a bastonate e gettato nella cloaca massima.
Il culto del santo fu larghissimo ed ebbe come centro principale Roma nelle catacombe della via Appia dove la tradizione dice fosse stato sepolto. Poiché gli antichi ritenevano che le malattie fossero causate dalle frecce di Apollo venne ritenuto il protettore dalla peste dal momento che era uscito indenne dal primo supplizio. Questa credenza durò dal IV al XIV secolo. La festa del santo cade il 20 gennaio ed è strettamente unita a quella di Papa Fabiano poiché nel IV secolo si celebrava nello stesso giorno una doppia liturgia, una al cimitero di San Callisto per Papa Fabiano e l'altra presso il cimitero delle catacombe per San Sebastiano.

San Fabiano divenne papa nel 236 perché, secondo la leggenda, una colomba durante l'elezione del nuovo pontefice si posò sul suo capo, l'assemblea vide in questo segno il volere divino e lo elesse. Il suo pontificato durò 14 anni e coincise con un periodo di pace e di riforme. Troppo attivo e potente dovette giudicarlo l'imperatore Decio dal momento che fu tra le vittime della persecuzione che scatenò nel 250. Morì il 20 gennaio e fu sepolto nella cripta dei papi nel cimitero di San Callisto. La concomitanza di data lo accomuna nella liturgia al culto di San Sebastiano come è ricordato nella Depositio Martyrum "XIII Kal. Feb. Fabiani in Callisti et Sebastiani in Catacumbas"

San Rocco visse dal 1293 al 1327. Dopo aver donato ai poveri i propri beni si avviò in pellegrinaggio verso Roma. Poiché infuriava la peste cominciò ad occuparsi degli ammalati avviando così la sua fama di taumaturgo. Quando prese il contagio si ritirò in solitudine sulle rive del Po, ma ogni giorno un cane inviato da un nobile gli portava il cibo e gli leccava il bubbone infetto così guarì. Sulla via del ritorno venne catturato, imprigionato con l'accusa di spionaggio e morì in carcere. Nel 1485 le sue reliquie vennero trafugate da Montepellier dai veneziani che portatele nella loro città fondarono una scuola in suo onore, la cui confraternita si dedicava alla cura degli ammalati.