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LA PESTE

SCUOLA DI SAN ROCCO: sala terrena

SCUOLA DI SAN ROCCO: sala superiore

SCUOLA DI SAN ROCCO: sala albergo

 

LA CHIESA DI SAN ROCCO
Della originaria chiesa del 1489, rimangono oggi soltanto le tre absidi e le sculture del portale maggiore.
La chiesa venne ricostruita nella prima metà del sec. XVIII dall'arch. Giovanni Scalfarotto. 
La facciata fu eretta fra il 1765 ed il 1771 e si ispira al prospetto della Scuola. 
Sopra la porta: San Rocco portato in cielo dagli angeli; la lunetta è di Giovanni Marchiori (1743) come lo sono le due statue di S. Pietro Orseolo e S. Gerardo Sagredo.
Di Giovanni Morleiter le sculture dell'ordine superiore: al centro si trova il rilievo S. Rocco che assiste gli infermi, nelle nicchie laterali S. Lorenzo Giustiniani e S. Gregorio Barbarigo. Sul coronamento troviamo San Rocco fra il Beato Pietro Acotanto e il Beato Jacopo Salomonio.

L'interno è ad unica nave, con due altari per lato. Ai lati della porta, dentro alle nicchie il Davide con la testa di Golia. In alto nelle due lunette a sinistra Ricognizione del corpo di S. Rocco. Nella navata si trovano i dipinti di Tintoretto dal soggetto La piscina probatica e la cattura di San Rocco alla battaglia di Montpellier. Nel presbiterio si trovano dipinti di Jacopo Tintoretto: San Rocco tra gli appestati a destra, San Rocco in carcere confortato dall'angelo a sinistra, San Rocco risana gli animali e San Rocco in solitudine.

Le pale degli Altari rappresentano: 
I - altare destra: S. Francesco risuscita un bimbo e a sinistra S. Elena ritrova il legno della Croce, ambedue di Sebastiano Rizzi maestro che precede e prepara la gloria pittorica del Tiepolo. 
II - altare a destra: S. Antonio risana un giovinetto e a sinistra L'Annunciazione.

L'altare maggiore, ricco di fini marmi e di sculture, è di Fantoni e dei suoi tre figli sono le statuine nelle nicchie laterali superiori e quelle sul timpano. I dipinti della tavola che chiude l'urna in cui si conserva il corpo di S. Rocco sono dello Schiavone. Al centro del soffitto la vasta tela del Fiumani: La carità di san Rocco, rimessa in luce nel 1961 da un sapiente restauro.
 
LA PISCINA PROBATICA - DESCRIZIONE
  Autore: Jacopo Tintoretto (1518 - 1587)
Titolo: La piscina probatica
(PROBATICA: è la porta della città di Gerusalemme dove Gesù ha guarito il paralitico)
Tecnica: olio su tela
Luogo di provenienza: Scuola Grande di San Rocco - Venezia
Luogo di conservazione attuale: Chiesa di San Rocco - Venezia

Contesto storico: rinascimento
Il personaggio principale è Gesù che ha la mano destra portata in avanti.Ha una tunica di color rosso e attorno un manto blu. È il personaggio al centro del quadro, ha la barba e i capelli color marrone.
Personaggi secondari:
A sinistra del quadro c'è un appestato seduto su una coperta di color marrone. Più a destra c'è una persona in piedi con una coperta di color arancione sulle spalle. Ha i capelli biondi. Dopo Gesù c'è il paralitico seduto per terra che ha i capelli di color castano. Vicino alla colonna ci sono due signore vestite alla moda del Cinquecento. In primo piano quattro colonne sorreggono un soffitto a cassettoni.
 
 
 
  ANALISI FORMALE
COLORE E TIPO DI STESURA Prevalgono i colori caldi, sfumato nei personaggi in primo piano.
LUCE  La luce proviene dallo squarcio di cielo a sinistra che illumina Gesù
RITMO E MOVIMENTO Il movimento è dato dai personaggi principali in primo piano per esempio Gesù che porta la mano destra in avanti .
SPAZIO Lo spazio è reso da tre piani di profondità.
MESSAGGIO E FUNZIONE Funzione religiosa; il messaggio è un po' doloroso perché ci sono degli appestati, ma c'è un tono di speranza nella figura di Gesù.
 
  mpida e lui percorre una strada dopo la altra per divulgare le informazioni raccolte dai documenti e dalle ricerche fatte. In un primo momento, l'agitazione lo blocca e non riesce a riordinare le idee, poi però pensando a