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CHIESA DI S. MARGHERITA

PIAZZA SIGNORIA

RIVA S.ANDREA

PONTE DE PRIA

PORTO SUL SILE

 

DUOMO E VESCOVATO DI TREVISO - DESCRIZIONE
  Autore: Medoro Coghetto (1707 - 1793)
Titolo: Duomo e Vescovato di Treviso
Tecnica: olio su tela
Dimensioni: 90x60

Luogo di conservazione attuale: Museo Civico "Luigi Bailo" - Treviso

Contesto storico: settecento veneto
A destra del dipinto c'è la facciata medioevale del Duomo; davanti ha un'ampia scalinata di colore bianco e di forma circolare. L'entrata è preceduta da un portico-nartece con archi sostenuti da colonne; l'arcata centrale è a tutto sesto mentre le sei laterali sono a sesto acuto.
Ci sono tre portali uno principale al centro e due più piccoli ai lati. Il fregio sopra gli archi è decorato con motivi geometrici; il frontone è diviso in tre parti una più alta al centro e due più basse ai lati, ci sono tre rosoni due più piccoli lateralmente e uno più grande al centro affiancato da una serie di archetti acuti. Sul culmine del tetto si trova una croce. Sullo sfondo risalta un alto e massiccio campanile colore marrone e di forma quadrata; ha quattro monofore sotto la cella campanaria, e sotto un piccolo tetto ci sono le campane. Sul lato destro, guardando il Duomo, c'è il palazzo del Vescovado di colore giallo e marrone bruciato; è preceduto da una piccola torre che termina con merli guelfi. Il palazzo ha molte finestre con scuri di colore arancione scuro. Chiude la piazza un muro a merli guelfi con un portale d'ingresso. Nel cortile ci sono molti uomini a cavallo, a piedi e con carri di fieno. In primo piano, nella zona d'ombra c'è una colonna con in cima il Leone di San Marco.
Il Duomo di Treviso appare ora molto cambiato rispetto all'immagine data da Medoro Coghetto. Una volta aveva le scale d'accesso di forma circolare che occupavano solo la parte centrale, ora invece sono squadrate e occupano tutta l'entrata: forse sono state cambiate per comodità. Un tempo c'erano molte arcate e un lungo piazzale, sopra c'erano tre lucernari su un tetto molto decorato; ora il Duomo appare di dimensioni più piccole con un tetto poco visibile e poco decorato, sostenuto da sei colonne imponenti. Dietro al Duomo c'era un campanile, ora si notano alcune cupole. Dal confronto emergono molte differenze, si capisce che il Duomo non è più lo stesso: quello vecchio è stato distrutto, ne è sorto uno nuovo di stile diverso. Gli edifici affianco non appaiono molto cambiati: ci sono più finestre e molto più grandi e alcune terrazze. La piccola torre al suo fianco sembra ora più piccola. Nel piazzale davanti al Duomo circolavano carri trainati da cavalli, ora circolano macchine. I cambiamenti rispondono al progresso, però l'ambiente ha mantenuto le stesse destinazioni d'uso, quello religioso e quello di transito.

  ANALISI FORMALE DEL DIPINTO
LINEA Le linee sono rigide.
COLORE E TIPO DI STESURA I colori sono chiari caldi e freddi; la stesura è sfumata e piana.
LUCE  Luce direzionale con ombre chiare.
STRUTTURA COMPOSITIVA L'andamento del dipinto è orizzontale e la struttura compositiva ha linee oblique e verticali.
SPAZIO Tre piani di profondità e prospettiva centrale.
MESSAGGIO E FUNZIONE Testimoniare la vita e la bellezza del centro della città.